giovedì 8 gennaio 2015

Luc Michel: L’attentato è “danno collaterale” della sporca guerra degli occidentali in Libia e Siria








“In quest’attentato, Parigi – con Sarkozy in Libia e con Sarkozy e Hollande in Siria – ha una responsabilità molto pesante. Che rende vergognoso e odioso lo sfruttamento indecente del regime di Hollande dell’attacco contro Charlie Hebdo”  



Molti di voi mi chiedono la mia analisi sull’attacco contro la Redazione di Charlie Hebdo a Parigi.
Al di là della commozione e del rispetto per le vittime (la morte del grande Cabu, scoperto agli inizi della mia carriera politica, mi tocca molto), è troppo presto per analizzare correttamente in profondità. Troppi lati grigi, troppe incognite occultano ancora l’attentato. E le teorie cospirative immediatamente sviluppate dai loro soliti propagatori, rendono solo la questione ancora più opaca. 
Ma una cosa è certa: l’attentato di Parigi, come quelli precedenti, è un danno collaterale (per parlare come i portavoce del Pentagono). Un danno collaterale della sporca guerra che gli occidentali, Washington, Bruxelles e Parigi, hanno condotto per anni in Libia fino al 2011, e in Siria dal 2011.
Ero a Damasco qualche settimana fa, per la Conferenza Internazionale “Terrorismo ed estremismo religioso”. Ho lungamente esposto le responsabilità del Belgio, ma anche della Francia e degli altri paesi della NATO, non solo nello sviluppo del cancro del terrorismo in Medio Oriente, ma anche della minaccia terroristica in Europa Occidentale (1).
Parigi riceve oggi come un boomerang, i frutti velenosi della sua politica irresponsabile in Medio Oriente.
Il dossier dei jihadisti francesi, così come di quelli provenienti dalla UE, illustra tragicamente la politica incoerente della NATO verso gli islamisti radicali…
Denunciati a Bruxelles o a Parigi. Combattuti in Afghanistan. Ma finanziati e armati come alleati e come fanteria coloniale della NATO in Libia, Siria, Mali, o nel Caucaso contro la Russia.
Tutto questo si sta già pagando, in Afghanistan e in Mali, con il sangue dei giovani europei, offerti al Moloch yankee per condurre una guerra neo-coloniale, che è in primo luogo “una guerra contro la Grande-Europa” (diceva il geopolitico austriaco Von Lohausen)!
L’attivismo terrorista dei jihadisti nel Sahel e nel Maghreb, come in Africa sub-sahariana o in Europa, è la conseguenza di un segnale forte, ed estremamente irresponsabile, dato più di tre anni fa dagli Stati Uniti e dalla NATO: la collaborazione dei servizi speciali della NATO, e soprattutto dalla CIA, dei francesi e degli inglesi, con i leader di al-Qaeda e dell’AQIM, il suo ramo nordafricano, in Libia, in Siria e in Algeria.
Quindi in quest’attentato, Parigi – con Sarkozy in Libia e con Sarkozy e Hollande in Siria – ha una responsabilità molto pesante. Che rende vergognoso e odioso lo sfruttamento indecente del regime di Hollande dell’attacco contro Charlie Hebdo.
Non lo si ripeterà mai troppo: la visione, esempio tristemente emblematico, di un ex detenuto di Guantanamo, leader di al-Qaida in Libia, Abdelhakim Belhadj, insignito dai generali francesi della NATO come “governatore militare di Tripoli”, nell’Agosto del 2011, è stato un pessimo segnale dato a tutti i jihadisti. Lo stesso Abdelhakim Belhadj è stato poi incaricato della missione contro Damasco nel novembre del 2011, alla testa delle reti jihadiste in Siria (che hanno costituito la base dello pseudo Esercito Libero Siriano), con sede in Turchia, i cui campi di addestramento e le cui vie di armamento (2) sono state organizzate in Libia con la benedizione del Consiglio Nazionale di Transizione e dei suoi protettori della NATO.
A questo si aggiungono, nel caso francese, le manipolazioni dei servizi segreti. Già evidenti nel caso Merad, agente dei servizi francesi. Dopo l’attacco contro Charlie Hebdo, gli esecutori sono stati quasi subito identificati. Questo significa che erano stati seguiti strettamente dai servizi francesi …

Luc Michel
NOTE:
(1) Si legga: Ufficio stampa Eode/Conferenza a Damasco/Luc Michel: il caso belga. Come le istituzioni belghe e i media mentono sui jihadisti:
http://www.lucmichel.net/…/eode-press-office-conference-de…/
(2) Si legga: ELAC & Comitati ALAC / La filiera libica del traffico d’armi verso la Siria:
http://www.elac-committees.org/…/elac-alac-committees-la-f…/
Traduzione di Michele Franceschelli
Articolo originariamente pubblicato sul giornale on-line 'Stato e Potenza'