Due elicotteri dell’esercito ucraino sono stati abbattuti giovedì dalle forze di autodifesa vicino alla città di Slavjansk, nella regione di Donetsk, ha detto il corrispondente in loco di RIA Novosti. Secondo dei testimoni oculari, gli elicotteri avevano attaccato le posizioni dei sostenitori della federalizzazione. Questi ultimi sarebbero stati in grado di abbattere gli elicotteri con una mitragliatrice antiaerea.
Le autorità ucraine stanno conducendo, da metà aprile, una grande operazione denominata vergognosamente “anti-terrorista”, per sopprimere nel sangue e nel terrore le proteste innescate dal rovesciamento di Viktor Yanukovich e dal colpo di stato che ha avuto luogo dal 21 fino alla fine di febbraio. I combattimenti sono cessati il 25 maggio, giorno delle elezioni presidenziali in Ucraina, per poi riprendere il giorno dopo il voto. La città di Slavjansk viene regolarmente bombardata dall’artiglieria ucraina. Un ultimo sparo ha ferito gravemente almeno nove persone tra la popolazione civile.



LO SCOPO DI WASHINGTON: COINVOLGERE LA RUSSIA A TUTTI I COSTI E TROVARE UNA SCUSA PER UNA NUOVA GUERRA FREDDA
I media della NATO – AFP, Reuters – accusano falsamente la Russia di esserne responsabile e di fornire missili. La loro unica fonte (e permanentemente): o la pagina Facebook del “ministro” Avakov, un truffatore di alto livello già prima del golpe, o quella del “presidente” Turchinov, bugiardo patologico. E la Reuters – che non vede mai i crimini di guerra della giunta contro i civili a Slavjansk o Donetsk – ha scritto: “I separatisti filo-russi hanno abbattuto giovedì un elicottero dell’esercito ucraino nell’Ucraina orientale e le 14 persone a bordo, tra cui un generale, sono rimaste uccise, ha detto il presidente ucraino ad interim Oleksander Turchinov”. “Ho appena ricevuto informazioni che dei terroristi, utilizzando dei missili antiaerei russi, hanno abbattuto un nostro elicottero vicino a Slavjansk. Trasportava dei militari per un ricambio”, ha detto al parlamento.
Coinvolgere la Russia è il principale obiettivo degli americani in Ucraina. A Washington, i falchi, chi vuole una nuova Guerra Fredda, ed i neocon, dominano di nuovo.
Il loro obiettivo è far entrare l’esercito russo nel Donbass per proteggere i civili, sotto la pressione dell’opinione pubblica russa, e l’operazione punitiva nell’est della giunta di Kiev non ha altro scopo. Ciò porterebbe, de facto, alla creazione di una nuova cortina di ferro tra il blocco atlantista e il blocco eurasiatico, isolando definitivamente la UE dalla Russia, politicamente ed economicamente. Come ci ha ricordato, a proposito dell’Afghanistan, il geopolitico Von Lohausen, discepolo di Jean Thiriart, le guerre di Washington in Eurasia sono in primo luogo guerre “contro la Grande-Europa”.



IL TEMPO DEI PROVOCATORI…
Una doppia campagna di provocazioni è pertanto gestita dagli americani:
* Da un lato una sporca guerra, contro i civili russi e russofoni disarmati, è condotta nella parte orientale dell’Ucraina, per spingere Putin ad intervenire;
* Dall’altra, con degli AGENTI PROVOCATORI nella stessa Russia (…) che conducono una campagna per questo intervento, accusando Putin di “tradire i russi dell’est”.
In prima linea tra questi provocatori, uno specialista: l’agente occidentale Limonov, nè nazionale nè bolscevico, che ha animato, proprio fino alla fine di febbraio, il piccolo gruppo (creato nel 2004) “Altra Russia” (sic) – con i liberali Kasyanov e Kasparov, la sinistra di Udaltov e i russi trotskisti – vale a dire i fautori di una “Maidan russa”. A partire dal febbraio 2014 Limonov compie una giravolta di 180°, poco dopo che è uscito di prigione per le sue attività anti-russe al servizio dell’occidente (si vedano, specialmente in Francia, le campagne degli intellettuali filo-USA per la sua liberazione). Mentre una parte di “nazbol” fa campagne per il Maidan a Kiev e contro il ritorno della Crimea alla Russia, Limonov s’imbarca in una campagna provocatoria chiedendo l’intervento russo – proprio quello che sarebbe nei desideri di Washington – e nel reclutamento di volontari. Limonov alimenta una feroce campagna sul “tradimento di Putin”.


PARLIAMOCI FRANCAMENTE: tutti coloro che sostengono questa provocazione in Russia o in Francia, partecipano consapevolmente a un’operazione psicologica che serve direttamente gli interessi degli Stati Uniti in Ucraina e in Eurasia. Putin sa quello che fa ed è nella posizione migliore al Cremlino per giudicare ciò che è possibile e ciò che non è possibile in Ucraina.





Luc MICHEL

(…)

Traduzione a cura di Michele Franceschelli 


http://www.lucmichel.net/2014/05/29/pcn-info-deux-helicopteres-ukrainiens-abattus-par-la-defensee-antiaerienne-de-larmee-du-donbass-a-slaviansk-la-junte-de-kiev-et-les-medias-de-lotan-accusent-a-tort-la-russie/ 

Articolo originariamente pubblicato sul giornale on-line 'Stato e Potenza'